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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

ART 3.0: AutoRiTratto di Franco Margari

La scoperta del colore è stata come una folgorazione, ma solo andando da un pittore, amico di famiglia, che mi prese sotto la sua ala, riuscii ad acquisire la tecnica. Era un pittore paesaggista, presto cominciai a dipingere sul suo stile paesaggi toscani, case, cipressi nei campi e cosi via. Facevo i miei quadretti e glieli portavo a far vedere, lui me li correggeva, la passione era talmente forte che frequentai anche lo studio di Vendrame, lui faceva prevalentemente nudi e imparai un po’ di anatomia, ma la vera svolta fu quando per caso vidi in centro a Firenze, un vecchio venditore di stampe, erano talmente belle che chiesi come erano fatte, lui mi spiegò la tecnica dell’acquaforte, che per me era una parola sconosciuta; nel giro di pochi mesi andai da un maestro della stampa calcografica: Arcuri. La sua frequentazione e la sua scuola per me divennero fondamentali per il consolidamento della grafica a stampa e del disegno: imparai tutte le tecniche incisorie e, fino ai trentacinq

Mostra delle opere selezionate al XXXII Premio Firenze 17- gen al 30- gen - 2015 Firenze

Artisti In simultanea 17- gen al 03- feb 2015- Firenze

ART 3.0: AutoRiTratto di Giovanna Ugolini

  E, ancora, Manfredi Lombardi scrive: “C’è in particolare nelle figure, quel tanto di inquietante che corrisponde all’esistere ma che spesso è censurato da quella fuorviante 'cultura' dell’apparenza umana che non ha mai digerito né Viani né Otto Dix, né Rosai né Schiele dei quali Giovanna è cosciente nel suo spregiudicato indagare. L’urgenza di esprimersi nasce in lei come in tante donne del nostro tempo nella necesità di motivare la sua vita, forse troppo a lungo ed esclusivamente spesa in un destino biologico che non risolve gli interrogativi dell’esistenza. Da qui la sua energia, la sua autentica testimonianza                                                         Leggi L'intervista  

ART 3.0: AutoRiTratto di Marylu Melo

Non vi sono stati veri e propri passaggi modificativi della mia espressione pittorica. Non avendo un'unica forma rappresentativa, mi esprimo sempre secondo il sentire del momento. Il mio stile artistico è l'astrattismo, che realizzo istintivamente. Infatti, la mia pittura, riflette la necessità di esprimermi con assoluta libertà, con forme e metodi diversi; su tela, tavole in legno e cartoncino anche molto grandi (dai due ai quattro metri); utilizzando sia la pittura acrilica che materiali variegati. Da quando ho cominciato a vivere in Italia − a Firenze − ho subito il fascino di questa città, grande culla dell'Arte e ciò ha determinato un'ulteriore evoluzione delle forme rappresentative pur senza variare il mio stile astratto, informale ed istintivo. Leggi L'intervista