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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

ART 3.0: AutoRiTratto di Lalla Lippi

    "STREGA RIGATTIERA. Signori miei, non passino oltre a quel modo; non lascino fuggire l'occasione.Veggano, veggano che fiore di mercante! Qui v'è di tutto; e son nullameno tutte coserarissime e senza eguali in terra; tutte famose perqualche gran malanno recato, quando che fosse, agli uomini e al mondo. Io non ho in bottega un pugnale dal quale non sia grondatosangue, non una tazza che non abbia dato a bere un segreto veleno, e distrutte le più robuste complessioni; non un ornamento che non lasciasse una donna da bene; non una spada che non rompesse un'alleanza, o non trafiggesse l'avversario alle spalle.                                                      Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Andrea Mancini

         Illustratore di moda, Andrea Mancini ha realizzato acquerelli e ritratti per il catalogo Massimo Alba, collezione primavera-estate 2013. Ama l'acquerello perchè la ritiene una tecnica "lieve ma decisa, pura ed immediata, fatta di velature luminose, a volte quasi invisibili. È indiscutibilmente l’arte della leggerezza".                                                        Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Giuseppe Fernando Palagano

  Piero della Francesca e Federico Fellini. Il primo per l’assolutezza del rigore compositivo, lo straordinario uso della luce e la cristallina definizione  dei rapporti spaziali; il secondo per la fertilità creativa e  il consapevole sviluppo dell’immaginario (non va trascurato, per inciso, che il cinema, nella sua accezione più nobile, è fondamentalmente arte figurativa); in Fellini la “realtà” si pone sempre dietro e non davanti alla macchina da presa.                                                     Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Maurizio Fulvio Tronconi

Maurizio Fulvio Tronconi nasce come grafico diventando poi restauratore di dipinti su carta. Questo desiderio di far riemergere dalla carta storie cancellate dal tempo è un motivo che resta fissato su quasi tutte le sue tele. Nelle ombre si devono cercare figure appena accennate, dettagli sommessi che ricreano l'intera storia narrata dall'oggetto in primo piano. Una ricerca di attenzione e di dialogo con lo spettatore, una richiesta esplicita di interazione dinamica. E allora se ci si sofferma a guardare un treno in corsa si possono sentire quasi i ricordi di alcuni viaggiatori che forse hanno percorso lo stesso viaggio e intrevederne altri forse in attesa alla prossima banchina. Storie su storie, giochi di ombre cinesi, macchie che diventano rose, paesaggi che richiamano corpi distesi e specchi d'acqua che riflettono pensieri presenti e passati.                                                       Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Marco Colella

Nel 2004 ho frequentato il liceo artistico Leon Battista Alberti di Firenze, dove ho appreso le basi del disegno e l’uso del colore. Un’altra fase importante del mio sviluppo artistico è avvenuta sicuramente durante il corso di fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze, dove ho approfondito l’uso dello spazio, della prospettiva e la cura per il tratto. Negli anni seguenti, in Accademia, ho elaborato uno stile grafico e pittorico molto personale, in cui sintetizzo queste esperienze.                                                    Leggi L'intervista